FAMILIARI

Mercoledì, 24 Ottobre 2012 15:58

Familiari

Una pubblicazine in PDF per conoscere le regole per poter effettuare una visita in carcere ai propri cari dalle modalità di richiesta di un'autorizzazione, agli orari di visita, dalle procedure per ricevere telefonate agli oggetti che è possibile inviare. I mezzi, gli orari e le mappe su come raggiungere con mezzi propri o pubblici i circuiti detentivi di Torino e provincia.

Mercoledì, 24 Ottobre 2012 15:04

Detenuti in entrata

Una pubblicazione in Pdf per conoscere la “burocrazia”, gli uffici e il sistema regolamentare penitenziario, nonché gli aspetti quotidiani, che una persona reclusa si trova a dover affrontare, orientandosi tra i diritti e i doveri comportamentali, che accompagnano la vita detentiva fino alla scarcerazione.

Martedì, 02 Ottobre 2012 11:28

Orari visite

Di seguito riportiamo alcuni dati inerenti l'orario dei colloqui, il peso massimo consentito per l'invio dei pacchi e il numero di telefonate che i familiari possono effettuare con i propri congiunti per quanto riguarda la Casa Circondariale di Torino "Lorusso e Cutugno" e la Casa Circondariale di Ivrea. Si consiglia di verificare presso l'Istituzione interessata o con il proprio congiunto giorno e orario di colloquio, prima di presentarsi all'entrata.

Martedì, 18 Settembre 2012 15:55

Telefonate

FAMILIARI E CONGIUNTI

L'ordinamento penitenziario prevede per la persona detenuta il diritto a telefonare ai familiari e ai conviventi, per la durata di dieci minuti, una volta alla settimana. Eccezione alla norma è rappresentata dalle persone private della libertà per reati previsti dal primo comma dell’art. 4bis della Legge 26 luglio 1975, n. 354, i quali hanno diritto a due telefonate al mese complessive. La telefonata si può effettuare tutti i giorni, compresi i festivi.

Le telefonate sono possibili soltanto per utenze fisse, sempre dopo aver ottenuto la necessaria autorizzazione, da richiedere da parte dalla persona reclusa all’autorità competente:

  • il Direttore del carcere per i condannati;
  • l’Autorità Giudiziaria per i detenuti in attesa di giudizio di primo grado;
  • il Magistrato di Sorveglianza per gli appellanti e i ricorrenti (alcuni Magistrati di Sorveglianza delegano a questo compito il Direttore dell’istituto)

Ottenute le autorizzazioni necessarie bisogna compilare un apposito modulo, disponibile presso l’Ufficio Comando, e presentare la documentazione richiesta (stato di famiglia, copia del contratto o della bolletta telefonica).

La circolare del 26 aprile 2010 della Direzione generale detenuti e trattamento, ha introdotto la possibilità di chiamare i telefoni cellulari per detenuti comuni di media sicurezza che non abbiano effettuato nè colloqui visivi, né telefonici per un periodo di almeno quindici giorni e che abbiano dichiarato di poter mantenere contatti con i propri familiari solo attraverso telefonate verso utenza mobile.

Nel caso di cittadini stranieri la procedura può risultare più lunga in quanto, il carcere dovrà acquisire una dichiarazione del Consolato che attesti il grado di parentela, mentre per i cittadini extracomunitari, gli stessi potranno essere ammessi alle telefonate soltanto attestando la regolarità nel territorio italiano (il permesso di soggiorno oppure il visto di ingresso). La persona stranierà dovrà indicare nella domandina la lingua utilizzata durante la telefonata.

In occasione del proprio trasferimento in altro Istituto, la persona con problemi di giustizia è autorizzata ad effettuare una telefonata. E’ consigliabile richiedere l’autorizzazione alla corrispondenza telefonica anche se si proviene da un altro carcere dove già si era autorizzati.

Consulta la sezione di Zeromandate dedicata agli orari per le visite delle Case Circondariali di Torino e Ivrea

Riferimenti normativi

Fonte: Ministero della Giustizia

TERZE PERSONE

Le eventuali richieste per telefonare a terze persone, cioè diverse dai familiari e conviventi, potranno essere autorizzate solo se sussistono ragionevoli e verificati motivi, previa istanza scritta all'autorità competente:

  • il Direttore del carcere per i condannati;
  • l’Autorità Giudiziaria per i detenuti in attesa di giudizio di primo grado;
  • il Magistrato di Sorveglianza per gli appellanti e i ricorrenti (alcuni Magistrati di Sorveglianza delegano a questo compito il Direttore dell’istituto).

Riferimenti normativi

Fonte: Ministero della Giustizia

AVVOCATI

La persona priva della libertà che intende conferire telefonicamente con il proprio avvocato deve essere regolarmente autorizzata dall’Autorità Giudiziaria sino alla sentenza di primo grado e dal Magistrato di sorveglianza in tutti gli altri casi. Il modulo è reperibile in carcere, presso l’ufficio Comando.

C. C. TORINO

É in vigore il sistema di chiamata con scheda telefonica personale prepagata. Un apparecchio telefonico dotato di un sensore che rileva i dati dell’utente consentendo a quest’ultimo di digitare in assoluta autonomia il numero che si vuole chiamare (solo i numeri telefonici autorizzati con apposita richiesta per ricaricare la scheda), senza l’intermediazione del centralino interno.

Riferimenti normativi

Fonte: Ministero della Giustizia

Martedì, 18 Settembre 2012 15:04

La "domandina" e le richieste

Il mezzo con cui una persona reclusa può comunicare con la Direzione dell’istituto è la “domandina semplice”, un modello prestampato che permette di richiedre le autorizzazioni più varie e di dialogare con tutte le aree della struttura a seconda della necessità.

Lunedì, 10 Settembre 2012 15:45

Telefonate

L'ordinamento penitenziario prevede per la persona detenuta il diritto a telefonare ai familiari e ai conviventi, per la durata di dieci minuti, una volta alla settimana. Eccezione alla norma è rappresentata dalle persone private della libertà per reati previsti dal primo comma dell’art. 4bis della Legge 26 luglio 1975, n. 354, i quali hanno diritto a due telefonate al mese complessive.

Mercoledì, 25 Luglio 2012 17:12

Autorizzazioni

VISITE E COLLOQUI

La richiesta per l'autorizzazioni a visite e colloqui nel caso di persona in attesa di sentenza di primo grado, prevedono una specifica richiesta all'autorità giudiziaria che procede.

  • Procura di Torino - Rilascio permessi di colloquio
    Corso Vittorio Emanuele II, 130 - 10138 Torino
    Piano: Terra - ingresso 2
    Tel.: 011 4327463 -Fax: 011 4327461
    Orario: dal lunedì al sabato, dalle ore 9,00 alle ore 12,00
    sito: www.procura.torino.it

Nel caso di persona privata della libertà dopo la pronuncia della sentenza di primo grado, il familiare deve essere invece autorizzato direttamente dal direttore dell'istituto. Autorizzazione per la quale la persona reclusa deve fare apposita richiesta, specificando i motivi per i quali richiede il colloquio, utilizzando un modulo prestampato da richiedersi all'interno dell'istituto penitenziario, presso l’Ufficio Comando. Il modulo dovrà essere inviato al Direttore, indicando i  dati anagrafici completi della persona che si presenterà al colloquio. Solo dopo una serie dei controlli verrà notificata al detenuto l’autorizzazione oppure il diniego ai colloqui.

Modulo Richiesta Colloqui da far compilare alla persona privata della libertà

I permessi possono essere di tipo:

  • permanenti: rilasciato ai familiari che rientrino tra i parenti e ai conviventi, valido per più visite
  • ordinario: rilasciato a quelle persone che non sono familiari oppure familiari di grado lontano o affini, valido per una sola visita
  • straordinari: rilasciato a quelle persone che non sono familiari oppure familiari di grado lontano o affini, valido per una sola visita che non incide sul monte ore

Riferimenti normativi

Fonte: Procura Generale della Repubblica presso il Tribunale di Torino

CITTADINI ITALIANI E STRANIERI

  • Il familiare italiano può richiedere i permessi e, una volta ottenutili, presentarsi ai colloqui, solo se munito della propria carta d’identità e di un documento che attesti il grado di parentela (lo stato di famiglia o un certificato storico rilasciato dal Comune). Oppure con il “certificato” che attesti lo stato di convivenza con la persona detenuta che si vuole incontrare. Tale documento si può richiedere al Comune di residenza.
    I cittadini italiani possono autocertificare lo stato di parentela all’entrata dell’istituto.

    Modulo stato di famiglia

  • Per visite e colloqui inerenti cittadini stranieri, il carcere dovrà acquisire una dichiarazione del Consolato che attesti il grado di parentela. Inoltre, i cittadini extracomunitari potranno essere ammessi ai colloqui soltanto se in possesso di un documento che attesti la regolarità nel territorio italiano (il permesso di soggiorno oppure il visto di ingresso).

Riferimenti normativi

Fonte: Procura Generale della Repubblica presso il Tribunale di Torino

TELEFONATE

Perchè una persona reclusa possa telefonare ad un proprio familiare è necessario ottenere l’autorizzazione del Direttore del carcere per i condannati, dell’Autorità Giudiziaria per i detenuti in attesa di giudizio di primo grado, del Magistrato di Sorveglianza per gli appellanti e i ricorrenti (alcuni Magistrati di Sorveglianza delegano a questo compito il Direttore dell’istituto). Conviene sempre allegare alla richiesta di autorizzazione una bolletta telefonica dalla quali risulti il nome dell’intestatario dell’utenza, lo stato di famiglia o un’autocertificazione attestante il grado di parentela. Il modulo prestampato è reperibile all'interno dell'istituto penitenziario, presso l’ufficio Comando.

Riferimenti normativi

Fonte: Procura Generale della Repubblica presso il Tribunale di Torino

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