OPERATORI

Mercoledì, 24 Ottobre 2012 15:04

Detenuti in entrata

Una pubblicazione in Pdf per conoscere la “burocrazia”, gli uffici e il sistema regolamentare penitenziario, nonché gli aspetti quotidiani, che una persona reclusa si trova a dover affrontare, orientandosi tra i diritti e i doveri comportamentali, che accompagnano la vita detentiva fino alla scarcerazione.

Lunedì, 15 Ottobre 2012 10:35

Associazioni di volontariato

La persona fisica o giuridica interessata, all’ingresso in carcere per prestare opera di volontariato, deve presentare richiesta scritta contenente generalità e motivazione al direttore dell’istituto, il quale dopo aver avuto informazioni positive dalle forze dell’ordine, trasmette la richiesta al magistrato di sorveglianza, con parere favorevole, per l’autorizzazione che ha durata annuale.

Giovedì, 27 Settembre 2012 13:40

Sport e Tempo libero

ATTIVITA' RICREATIVE E SPORTIVE

Le attività ricreative e quelle sportive assumono un significato di rilievo nel trattamento rieducativo finalizzato a conseguire l'obiettivo della risocializzazione della persona detenuta. Pertanto la normativa vigente italiana prevede nelle strutture penitenziarie l'organizzazione di tali attività, in quanto parte del “percorso” di reinserimento sociale dei condannati. L’organizzazione di momenti, iniziative e pratiche ricreative e sportive all'interno di un carcere si fonda sia sulla partecipazione della comunità esterna sia di quella composta dalle persone recluse. Ad esempio i programmi sportivi attuati negli Istituti penitenziari per adulti e per minori si concretizzano tramite particolari convenzioni con enti nazionali e locali preposti alla cura di questo genere di attività.

É una commissione apposita a proporre, tramite avvisi, le iniziative che possono essere svolte all'interno dell'istituto. La partecipazione può essere richiesta compilando la domandina, che una volta raccolta e verificata (ad esempio in merito alle condizioni di salute) verrà portata all’attenzione dell’autorità o degli uffici competenti.

Figura di riferimento per le attività sportive e ricreative, in quanto le predispone e coordina in collaborazione con gli altri operatori, è l’educatore professionale. Durante la permanenza all’aperto è consentito ai detenuti lo svolgimento di attività sportive personali, anche usando attrezzi messi a disposizione dalla direzione dell’istituto, compatibilmente con le esigenze della sicurezza. In caso di sanzione disciplinare si può essere esclusi dalle attività ricreative e sportive, per non più di 10 giorni.
In alcuni istituti sono disponibili spazi dedicati alle attività ricreative e sportive (teatri, palestre, campi sportivi…)

Riferimenti normativi

C. C. TORINO

All’interno della Casa Circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno”, la Direzione organizza attività sportive e ricreative presso gli spazi disponibili.

In particolare per quanto riguarda lo sport, sono disponibili un campo sportivo e una palestra, nel quale vengono svolte attività di preparazione ai tornei interni, di potenziamento e miglioramento fisico, con accesso in orari e giorni diversi a seconda della sezione di appartenenza. E’ inoltre presente una squadra di rugby composta interamente da detenuti, che milita nella serie C piemontese.

Le attività sportive sono programmate dal C.T.P, e con la collaborazione di un insegnante del I.P.S.I.A. Plana, per gli allievi che partecipano ai corsi di licenza elementare o media.

Le attività sportive previste sono:

  • calcio;
  • pallavolo
  • ping pong;
  • pesistica;
  • educazione fisica
  • rugby

Fonte: Casa circondariale di Torino

C. C. IVREA

All'interno di ogni sezione è presente una piccola sala socialità. Sono presenti una palestra, una biblioteca, una cappella. Esiste un'area verde per i colloqui estivi.

Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data 5 luglio 2012.

Fonte: Associazione Antigone

Mercoledì, 19 Settembre 2012 17:53

Salute

ASSISTENZA SANITARIA

Lo stato di detenzione non pregiudica il diritto all’assistenza sanitaria della persona. Al momento dell’ingresso in carcere si viene sottoposti ad una visita medica, comprendente il prelievo del sangue per rilevare eventuali problemi di salute, su consenso dell’interessato può essere effettuato il test H.I.V.
I dati riguardanti la salute del detenuto sono riservati, ed il medico è tenuto al segreto professionale. Pertanto in presenza di malattie o problemi di salute e dipendenza è consigliabile esporre gli stessi senza timore al medico, in modo da ricevere cure adeguate.
Durante il periodo detentivo se si necessita di una visita medica, la procedura prevede, tranne per le urgenze, la prenotazione tramite richiesta a voce indicando il proprio nome e cognome all’agente di servizio in sezione. È vietato accumulare farmaci o cederli ad altri detenuti. Con apposita richiesta di autorizzazione al direttore, specificandone le motivazioni, è anche possibile essere visitati, a proprie spese, da un medico esterno.

La normativa nazionale e l’Ordinamento penitenziario prevedono la presenza di un Presidio sanitario in ciascun istituto, in base al numero di detenuti, o alla tipologia della struttura i livelli di assistenza variano:

  • strutture sanitarie di I livello – detenuti non superiori alle 225 unità: servizio medico giornaliero non continuativo, servizio di guardia medica e prestazioni specialistiche più richieste;
  • strutture sanitarie di II livello - detenuti superiori a 225 unità: servizio sanitario giornaliero continuativo, a disposizione prestazioni specialistiche e dotazione di strumenti diagnostici di base;
  • strutture sanitarie di III livello – ospedali psichiatrici giudiziari e centri clinici dell’amministrazione penitenziaria

Se le cure non possono essere prestate dai servizi sanitari degli istituti dove la persona privata della libertà è reclusa, gli stessi devono essere trasferiti in ospedali civili o altri luoghi esterni di cura. Al contempo sono previsti in alcuni centri clinici, reparti specifici per la cura delle malattie infettive.
La compatibilità tra detenzione e stato di salute, può essere un criterio per ottenere la sospensione della pena obbligatoria, nei casi di:

  • donne incinte e madri con prole inferiore ad un anno;
  • persone affette da AIDS conclamata, quando la persona non risponde più ai trattamenti terapeutici praticati in carcere

facoltativa quando:

  • si è presentata domanda di grazia
  • madre con prole di età inferiore a tre anni o da persona con grave infermità fisica

La cura del detenuto tossicodipendente rientra nelle specifiche competenze del Servizio sanitario nazionale e, nella maggior parte degli istituti penitenziari, i Ser.T. assicurano da tempo specifici servizi. Al momento dell’ingresso in carcere l’eventuale segnalazione di dipendenza viene comunicata al Ser.T. E’ prevista in istituto la possibilità di visita da parte di operatori di comunità con cui si è in contatto, previa richiesta al Direttore, specificandone i nominativi.

Riferimenti normativi

Fonte: Ministero della Giustizia; Garante dei detenuti, Comune di Torino

C. C. TORINO

La casa circondariale di Torino Lorusso e Cutugno, comprende al proprio interno determinate aree destinate ai servizi medico - infermieristici:

  • una sezione osservativa per persone affette da patologie psichiche, con due reparti: il Sestante con 23 posti letto e uno riservato ai collaboratori di giustizia con 2 posti letto;
  • una sezione ospitante sia detenuti sieropositivi sia sani, in esecuzione di un programma trattamentale noto come progetto “Prometeo”;
  • una sezione con trattamento di custodia attenuata (Arcobaleno);
  • strutture destinate a un progetto trattamentale di primo livello per detenuti tossicodipendenti;
  • un Centro Clinico definito anche “diagnostico terapeutico”, in grado di rispondere ad esigenze di ricovero di lieve e media gravità, con un reparto di medicina interna, uno di fisioterapia ed in grado di svolgere attività specialistiche ambulatoriali (elettrocardiogramma, radiologia, odontostomatologia, ginecologia, ecodoppler arterio-venoso, ecocardiogramma, esofago-gastro-duodenoscopia, Retto-sigmoido-colonscopia, ecc.)

Tra le attività svolte da medici incaricati sono compresi, tra gli altri, i seguenti servizi:

  • medicina legale;
  • gestione e programmazione di ricoveri e visite esterne;
  • gestione e sorveglianza del servizio farmaceutico;
  • sorveglianza dell’igiene ambientale

Presso la casa circondariale di Torino è attivo un servizio infermieristico, in cui operano infermieri professionali dell'Amministrazione e di infermieri professionali convenzionati.

Fonte: Casa circondariale di Torino

C.C. IVREA

Il personale sanitario è composto da:

  • 10 medici di turno;
  • 4 infermieri (di cui uno Part Time) più un capo sala.

Viene garantita la continuità assistenziale con la presenza di personale medico che riescono a coprire le 24 ore. Il personale infermieristico è presente dalle 8.00 alle 20.00.

Gli specialisti presenti sono: Infettivologo, chirurgo, dentista, psichiatra. L’istituto è dotato di uno studio attrezzato per cure odontoiatriche e di una saletta chirurgica per piccoli interventi. Vi sono a disposizione in istituto 2 defibrillatori e 1 strumento per ECG.

Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data 3 dicembre 2015.

http://www.associazioneantigone.it/osservatorio_detenzione/piemonte/105-casa-circondariale-di-ivrea

Fonte: Associazione Antigone

I.P.M. FERRANTE APORTI

L'equipe per l'assistenza ai minori/giovani adulti si compone come segue:

  • un medico referente di presidio, presente tre ore al giorno per sei giorni alla settimana; - una Coordinatrice Infermieristica, con orario 8-15.30 dal lunedì al venerdì;
  • un dirigente psicologo;
  • uno psicologo specialista;
  • una Neuropsichiatra Infantile, due volte alla settimana;
  • un odontoiatra, una volta alla settimana;
  • specialisti afferenti al Centro di Salute Mentale e al Dipartimento Dipendenze, a chiamata;
  • un infermiere per turno con orario 8.30-13 e 17-20 tutti i giorni (per un totale di tre infermieri);
  • un infermiere per garantire l'assistenza nell'ambulatorio odontoiatrico;
  • due medici che integrano la presenza del medico nei giorni festivi, per ferie o malattia, anche reperibili per i nuovi ingressi;
  • tre mediatori culturali di lingua araba, wolof e rumena.

Tutte le altre visite specialistiche si svolgono all'esterno (soprattutto in caso dei frequenti traumi).
La visita di primo ingresso si svolge generalmente entro 24 ore per verificare l'eventualità di terapie in corso e garantire la continuità. Su proposta vengono effettuati esame delle urine e test TBC, epatite, HIV.
Se durante la visita emergono problematiche borderline viene chiamato lo psichiatra.

Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data novembre 2015.

http://www.ragazzidentro.it/istituto/torino/

Fonte: Associazione Antigone

Mercoledì, 19 Settembre 2012 00:29

La "giornata tipo"

GLI ORARI

La “giornata tipo” in carcere inizia fra le 7,30 e le 8,00, momento in cui è distribuita la prima colazione dai portavitto, a cui nel corso della giornata seguiranno un pasto e la cena. La pulizia di celle e dei servizi igienici è a cura dei detenuti stessi.

Prima che inizino le attività ricreative e scolastiche viene eseguita la “conta” delle persone recluse, cui segue la battitura delle sbarre ad opera degli agenti, quindi l’agente di sezione ritira le domandine e registra eventuali esigenze personali.

Le ore che i detenuti trascorrono in cella sono mediamente 20. In linea di massima al mattimo è possibile fruire di un'ora d'aria dalle 9,00 alle 11,00. Nello stesso arco temporale ci si può recare nelle sale comuni per frequentare le attività scolastiche o lavorative. E' inoltre possibile fruire dei colloqui con i famigliari o con l'avvocato negli spazi a questo adibiti.

Il pranzo, coincide con il rientro di tutti i reclusi, che lo consumano nelle rispettive celle.

Più tardi, intorno alle 13,00, i detenuti hanno la possibilità di lasciare le celle per recarsi al passeggio o per seguire le attività pomeridiane. Coloro che hanno la possibilità di seguire attività di studio o lavorative devono rientrare in cella alle 16,00, orario in cui, in linea di massima, tutte le attività si concludono.

In alcuni Istituti sono consentite ulteriori possibilità di accesso a sale comuni dove svolgere attività sociali o ricreative. Infine in alcuni casi è autorizzato l'uso del computer.

Fonte: Ministero della Giustizia

C. C. TORINO

I criteri di collocazione nei reparti sono molteplici: la posizione giuridica, la tipologia di reato (reati cosiddetti “riprovevoli”), il programma di trattamento (sezione Arcobaleno), il progetto di studio (polo universitario). Ogni cella ospita non più di due detenuti (con l’eccezione dell’Arcobaleno). Le docce possono essere utilizzate con vincoli di orario diversi a seconda delle sezioni, ma comunque quotidianamente da tutti i detenuti.

Riguardo agli orari che scandiscono la vita del detenuto, gli stessi variano a seconda della sezione e delle attività che vengono svolte. In linea di massima, le celle sono chiuse, con alcune eccezioni: sezione Arcobaleno, la palazzina ICAM (che ospita le madri in custodia attenuata con i bambini da 3 a 6 anni), il polo universitario, la sezione dei collaboratori di giustizia, la sezione Prometeo (in cui insieme a persone sieropositive sono ristretti anche altri detenuti), la sezione penale, in cui generalmente le celle sono aperte dalle 7.00 alle 21.00. A tutti i detenuti sono consentite due ore d’aria al mattino e due al pomeriggio, mentre dopo le 18.00 è possibile un’ora di socialità (anche riguardo alle ore d’aria e socialità, molto dipende dalle sezioni).

Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane. Visita effettuata in data 21 novembre 2013.

http://www.associazioneantigone.it/osservatorio_detenzione/piemonte/184-casa-circondariale-di-torino

Fonte: Associazione Antigone

C. C. IVREA

A seconda della posizione giuridica e dell’età (giovani adulti) i detenuti vengono collocati nei reparti. Mediamente le celle sono occupate da due detenuti, tranne la camerata destinata agli art. 21 O.P. , che può ospitare 6 persone.

La sorveglianza dinamica viene attuata nell’istituto esclusivamente attraverso l’apertura delle celle per 8 ore al giorno in tutte le sezioni tranne i “Nuovi Giunti” e l’isolamento. A causa della mancanza di spazi comuni, molto spesso non viene svolta alcuna attività e la sorveglianza dinamica si traduce nella mera apertura delle celle e possibilità di trascorrere le 8 ore all’interno della sezione.  Le celle sono chiuse in una delle due sezioni riservate ai Nuovi Giunti, dove i detenuti dovrebbero restare al massimo un mese ma viene segnalato che spesso vi restano molto di più. Nel resto dell’istituto sono aperte per 8 ore al giorno. Le ore trascorse al di fuori della sezione detentiva sono piuttosto ridotte pressoché ovunque anche in ragione della mancanza di spazi destinati alle attività in comune. In ogni sezione è presente una piccola sala socialità.

Gli orari di accesso alle docce sono il mattino o pomeriggio (in coincidenza con le ore d’aria). Per le sezioni dimittendi e primo livello vige il regime a celle aperte.

Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell’associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell’Osservatorio nazionale sull’esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell’associazione effettuata in data 3 dicembre 2015.

http://www.associazioneantigone.it/osservatorio_detenzione/piemonte/105-casa-circondariale-di-ivrea

Fonte: Associazione Antigone

I.P.M. FERRANTE APORTI

L'orario prevede:

  • ore 8,00 sveglia;
  • ore 9,00 - 12,00 partecipazione alle attività scolastiche o formative all’interno dell’istituto (la partecipazione alle attività è obbligatoria);
  • ore 12,00 - 13,15 chiusura in camera per il pranzo degli agenti;
  • ore 13.15 pranzo in comune nel refettorio del proprio gruppo di appartenenza;
  • ore 14,00 - 18,30 attività pomeridiane: aria, sport, attività ricreative ecc.;
  • ore 18,30 - 19,45 chiusura in camera per la cena degli agenti;
  • ore 19,45 cena nel refettorio del gruppo di appartenenza;
  • ore 20,30 chiusura in camera per la notte

Quanto presente in questa pagina è stato ricavato dal sito istituzionale dell'associazione Antigone ONLUS. Promotrice dell'Osservatorio nazionale sull'esecuzione penale e del Rapporto Online sulle condizioni di detenzione nelle carceri italiane, in base alla scheda elaborata a seguito della visita dell'associazione effettuata in data novembre 2015.

http://www.ragazzidentro.it/istituto/torino/

Fonte: Associazione Antigone

Martedì, 11 Settembre 2012 23:11

Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”

Conosciuta comunemente con il nome del quartiere periferico del capoluogo piemontese (Vallette), in cui è ubicata, la Casa circondariale di Torino è stata costruita nel 1978, a seguito della legge di riforma penitenziaria del 1975, entrando in funzione nel decennio successivo.
Con una capienza di circa 1000 detenuti, ed una presenza effettiva superiore di centinaia di unità, comprende una sezione femminile che ospita circa 100 donne.

Lunedì, 10 Settembre 2012 13:34

Istruzione

I Centri Territoriali Permanenti forniscono un servizio di accoglienza e orientamento, per tutti i cittadini con più di 15 anni, sia sul territorio sia all’interno degli Istituti penitenziari.

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